Vietnam: un viaggio tra tradizioni del sud-est asiatico, mercati galleggianti e meraviglie naturali
Home » Categorie  »  Viaggi  »  Vietnam: un viaggio tra tradizioni del sud-est asiatico, mercati galleggianti e meraviglie naturali
Vietnam: un viaggio tra tradizioni del sud-est asiatico, mercati galleggianti e meraviglie naturali

Gennaio, con le sue temperature miti e i cieli chiari, è il periodo perfetto per esplorare il Vietnam. Un Paese dalle mille sfumature: caotico e affascinante, spirituale e dinamico, fatto di mercati vivaci, paesaggi onirici e tradizioni antiche. Il nostro viaggio si è snodato da sud a nord, toccando città vibranti, baie e fiumi leggendari e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato.

Ho Chi Minh: energia e memoria

La nostra avventura inizia nella frenetica Ho Chi Minh City, ex Saigon, vecchia capitale del paese. Due giorni bastano appena per coglierne lo spirito: tra le guglie neoromaniche della Cattedrale di Notre Dame, l'eleganza coloniale dell’Ufficio Postale Centrale e la toccante visita al Museo dei Residuati Bellici, che racconta la guerra del Vietnam da un punto di vista intenso e umano. All’interno del museo troviamo fotografie estremamente toccanti, difficili da dimenticare, e viene spiegato in modo molto diretto l’effetto devastante del napalm e dell’agente arancio, che ha causato malformazioni nella popolazione anche fino agli anni 2000. È una pagina di storia drammatica, che purtroppo, non essendo approfondita nei programmi scolastici italiani, viene spesso dimenticata o ignorata dalle generazioni più giovani.

Una visita che lascia il segno e invita alla riflessione.

Dopo un tipico pho in un mercato street food e una passeggiata al Ben Thanh Market, ci siamo goduti il tramonto dallo Skydeck della Bitexco Tower, con la città che si accende di luci sotto di noi.

Ho Chi Minh: skyline al tramonto dalla Bitexco Tower

Delta del Mekong: vita sull’acqua

Il giorno seguente, via verso Can Tho, nel cuore del Delta. Dopo una notte in un homestay molto spartano, la mattina è iniziata con la navigazione tra i mercati galleggianti: vere e proprie città sull'acqua, dove si contratta tra barche cariche di frutta tropicale e noodles fumanti.

Non aspettatevi acque cristalline e pulizia impeccabile, il Mekong è purtroppo molto inquinato e spesso le imbarcazioni si devono fermare per liberare le eliche bloccate dai sacchetti di plastica e altri rifiuti.

Mercati galleggianti nel Delta del Mekong

Tra villaggi rurali, piantagioni di frutta e laboratori artigianali presso famiglie locali, abbiamo assaporato il Vietnam più autentico. Dopo esserci fatti guidare da un giovane ragazzo – che non parla una parola di inglese ma comunica attraverso Google Translate – arriviamo da una famiglia dove ci insegnano a preparare delle cialde dolci buonissime e il riso soffiato col metodo originale dello scoppio.

La sera, ci rimettiamo in marcia con un treno notturno diretto a Nha Trang.

Delta del Mekong

Nha Trang: mare e spiritualità

Arriviamo il mattino seguente, assonnati ma con la giusta carica per scoprire la parte centrale del paese. I vietnamiti sono soliti svegliarsi prestissimo e all’alba praticano tai chi nei parchi pubblici della città o li vedi assaporare i primi pho della giornata agli angoli delle strade, seduti su piccoli sgabellini.

L’unica informazione a noi nota su questa città è il suo soprannome: “la piccola Miami”, Nha Trang è infatti famosa per le sue spiagge, i grattacieli e il relax. Ma oltre al mare e la vita mondana, vale la pena visitare il Ponagar Temple, dedicato alla dea Cham Yan Po Nagar. E dopo due giorni di sole e mare, dormiamo (dormire, si fa per dire…) sul rumorosissimo treno notturno verso Danang.

Torri Cham di Po Nagar - Nha Trang

Hoi An: la città delle lanterne

Prima tappa della giornata le mistiche Marble Mountains, visitarle con le prime luci della giornata garantisce un’atmosfera molto intima e soprattutto permette di non soffrire il caldo. Con un breve tragitto in taxi siamo arrivati a Hoi An, forse il luogo più magico dell’intero viaggio. Le lanterne colorate che illuminano le rive del fiume Thu Bon la sera sono un’emozione difficile da dimenticare. Il Ponte Giapponese, i templi e le antiche case dei mercanti raccontano di una città sospesa nel tempo.

Hoi An è decisamente più turistica rispetto al sud, e si incontrano molti più occidentali, fino ad ora ne avevamo visti pochissimi. Nonostante questo, conserva un enorme fascino e una poesia che conquista.

Lanterne di Hoi An di sera

Hue: storia imperiale

La strada verso Hue passa per l’epico Hai Van Pass, che rappresenta il confine naturale tra nord e sud. A Hue ci accoglie il Villaggio dell’Incenso, profumato e silenzioso. L’imponente Cittadella Imperiale, i templi e mausolei reali riportano ai fasti della dinastia Nguyen.

Hanoi: la capitale che incanta

Con un volo interno siamo giunti ad Hanoi, la capitale moderna del paese. Una città viva e piena di contrasti: il Quartiere Vecchio, con le sue vie strette e il traffico caotico, la Train Street, dove il treno sfiora letteralmente le case, i laghi tranquilli, i templi, la Cattedrale di San Giuseppe, e il silenzioso Mausoleo di Ho Chi Minh. E al tramonto, un cocktail su uno dei numerosi rooftop con vista sulla città. Purtroppo, l’inquinamento fa sì che si crei una patina nel cielo, nei giorni più caldi l’aria diventa quasi irrespirabile ed è consigliabile indossare una mascherina.

Train Street ad Hanoi

Halong Bay: sogno sull’acqua

Da Hanoi ci spostiamo verso una delle sette meraviglie naturali, nonché Patrimonio dell’UNESCO: la Baia di Halong. Due giorni a bordo di una crociera, tra kayak, grotte nascoste e corsi di cucina vietnamita, immersi in un paesaggio surreale fatto di isole calcaree e nebbie misteriose. Devo ammettere però che mi aspettavo qualcosa di più da una meraviglia del mondo naturale.

Purtroppo anche qui l’acqua è molto inquinata e l’esperienza, seppur suggestiva in alcuni momenti, risente della forte impronta turistica: le crociere sono numerose, molto organizzate ma estremamente commerciali, e i prezzi ne risentono.

Baia di Halong

Ninh Binh: la Halong terrestre

Ultima – meravigliosa – tappa: l’escursione a Ninh Binh, detta la “Halong terrestre”. In bici tra risaie, su barchette a remi tra grotte carsiche e templi antichi, fino a salire i 500 gradini per la vista mozzafiato dalla Mua Cave. Una giornata intensa, immersi in una natura che ispira pace, la perfetta conclusione del nostro viaggio.

Il Vietnam ci ha sorpresi con la sua ospitalità, i colori vividi, il cibo straordinario e un passato che non ha paura di raccontarsi. Dalle città frenetiche alle baie silenziose, ogni luogo ha lasciato un’impronta.

Un viaggio che consiglierei di fare almeno una volta nella vita, per tornare cambiati, arricchiti, pieni di storie da raccontare.

Ninh Binh

Consigli pratici
  • Moneta: Dong vietnamita (VND) – cambiare in loco è conveniente, in particolar modo nelle gioiellerie i tassi di cambio sono vantaggiosi
  • Trasporti: il nostro itinerario con i treni notturni è stato molto intenso, se si desidera un viaggio più comodo e meno frenetico consiglio un secondo volo interno. Mi sento invece di sconsigliare gli sleeping bus, abbiamo fatto una breve tratta di 3/4 ore ma è stato sufficiente per farci capire che la guida degli autisti è decisamente imprudente
  • Taxi: l’app più utilizzata è Grab, economica e affidabile
  • Cibo tipico da provare: Pho, Bun Cha, Banh Mi, Caffè all’uovo
  • Periodo consigliato: gennaio-marzo per clima fresco e secco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top